È meglio formare bambini e bambine che riparare uomini e donne
Il progetto Spazio Amico nasce per sostenere e incoraggiare il percorso evolutivo dei minori che vivono in ambianti familiari e sociali disagiati, cercando contemporaneamente di valorizzare e recuperare l’importanza del ruolo della famiglia d’origine.
Il programma è stato promosso dal Comune di Castello di Cisterna (NA) che, a riguardo, ha concesso alla Sicomoro ONLUS, l’uso gratuito di alcuni locali del Centro Polifunzionale del Parco E. De Nicola, per implementare le attività di Spazio Amico.
Obiettivi Generali
Scuola e famiglia hanno l’importante compito di prestare attenzione agli aspetti psicosociali dello sviluppo dei minori, prevenendo ogni possibile espressione di disagio psicologico e sociale; a loro si affianca l’associazione Sicomoro ONLUS che, con il progetto Spazio Amico, si prefigge l’obiettivo di offrire ai minori momenti strutturati di incontro e confronto interpersonale per imparare a stare bene con gli altri e con se stessi.
Il progetto Spazio Amico pone le sue basi su due presupposti di rilevanza fondamentale:
- il riconoscimento della centralità della scuola, nei suoi valori fondanti e nei suoi obiettivi formativi, culturali ed educativi;
- la valorizzazione dei giovani, quali coprotagonisti del loro processo formativo e di crescita.
Il programma si propone di realizzare percorsi socio-educativi, in cui i minori possano sperimentare il loro potenziale creativo, essere incoraggiati a pensare in modo critico e possano essere sostenuti nel confrontarsi in modo adeguato con le loro emozioni.
Spazio Amico punta a creare uno “spazio”, fisico e relazionale in cui offrire ai minori la possibilità di parlare dei loro vissuti emotivi e di dare risposta al loro spirito di ricerca, cercando di contribuire a colmare negli stessi il “vuoto” sociale, spesso trascurato in altri contesti educativi per molteplici cause.
Nelle sue finalità il progetto non cerca in alcun modo di sostituirsi alla famiglia d’origine, ma punta, con azioni e interventi mirati, alla costruzione di relazioni gratificanti tra ragazzi e educatori; questi, tenendo conto delle risorse individuali dei minori e riconoscendone il valore, “tireranno fuori”, svilupperanno e utilizzeranno al meglio tutte le loro potenzialità.
Attività rivolte al minore
I servizi proposti dal progetto Spazio Amico sono in prevalenza attività di doposcuola che favoriscono l’apprendimento dei minori e la loro integrazione nel gruppo, attraverso la graduale acquisizione di una corretta percezione di sé e degli altri.
Saper individuare, gestire e modulare le proprie emozioni e acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità, costituisce per un bambino il più importante fattore di protezione contro lo sviluppo del disagio psicologico; per questa motivazione il progetto Spazio Amico si propone di promuovere il benessere dei minori articolando attività didattiche con un approccio pratico, laboratoriale e attento al vissuto sociale e psicologico del bambino. Il sostegno e il recupero scolastico dei ragazzi è finalizzato a favorire la conclusione dei percorsi di studio, interrotti o a rischio di abbandono.
Attività rivolte alla famiglia
Le iniziative che il progetto vuole realizzare con riferimento all’ambito familiare, sono le seguenti:
- sanare le crisi familiari, innescate dall’attraversamento di particolari fasi del ciclo vitale di una famiglia (matrimonio, nuove nascite, adolescenza dei figli, invecchiamento …), offrendo attività di consulenza psicologica alla famiglia e colloqui di sostegno alla genitorialità;
- dare risposta alle situazioni di disagio psicologico legato a eventi critici della storia di una famiglia (divorzi, licenziamenti, lutti …), attivando “gruppi di confronto” in cui le persone possano essere aiutate a vedere i loro problemi in una diversa prospettiva e possano confrontarsi con chi vive i loro stessi disagi e problemi;
- offrire un utile contributo pratico alla gestione dei conflitti che più frequentemente si sviluppano tra una famiglia e i sistemi sociali con cui interagisce (scuola, comunità, mondo del lavoro, istituzioni …), sollecitando un confronto sano tra la famiglia e le figure professionali che a vario titolo si trovano coinvolte nel conflitto stesso.
Attività di Integrazione territoriale
Il progetto si orientata alla promozione e alla costruzione di un lavoro di rete che coinvolga tutte le agenzie sociali, culturali e politiche presenti sul territorio di riferimento, per meglio incidere sulle variabili che generano fenomeni di disagio sociale nelle famiglie e nei minori.
Le iniziative che il progetto vuole realizzare in quest’ambito d’intervento, sono le seguenti:
- lavorare a stretto contatto con le Istituzioni Scolastiche, attraverso colloqui programmati con gli insegnanti dei minori, per concordare, anche in questo caso, interventi mirati e coerenti;
- svolgere una funzione di raccordo tra la scuola e la famiglia di origine del minore o tra scuola e servizi sociali;
- cooperare con i servizi educativi e ricreativi presenti sul territorio (associazioni sportive, agenzie ludico-ricreative, centri culturali …) per prevenire, con sempre maggiore efficacia, le situazioni di disagio familiare e di maltrattamento dei minori;
- concordare, con i dirigenti scolastici degli Istituti Superiori presenti sul territorio, la possibilità di coinvolgere alunni dello stesso istituto, interessati a collaborare al progetto, con attività di tirocinio che produrranno, per i partecipanti, un’utile esperienza educativa.
Équipe
I collaboratori che lavoreranno nel progetto agiscono in accordo con il Consiglio Direttivo dell’Associazione Sicomoro, per quanto riguarda le linee generali d’intervento e la macro progettazione; l’équipe è formata da:
- un responsabile del progetto, che garantisce la coordinazione e supervisione di tutte le attività e iniziative del programma;
- un responsabile pedagogico, educatore professionale, che:
– supervisiona l’approccio e le metodologie di insegnamento degli educatori;
– si preoccupa di facilitare gli scambi comunicativi tra gli educatori e di coordinare gli interventi operativi progettati per ogni minore; - uno psicologo, che:
– collabora alle iniziative di formazione e di aggiornamento organizzate per i soggetti coinvolti nel progetto;
– opera un lavoro di consulenza negli incontri di gruppo con i genitori dei minori che partecipano al programma;
– garantisce a tutte le famiglie beneficiarie del progetto, la possibilità di concordare dei colloqui di supporto e di consulenza psicologica (individuale o di gruppo). - educatori, che sono, dal punto di vista operativo, le principali figure di riferimento per i ragazzi; gli stessi, sviluppano progetti educativi individualizzati per i minori a loro assegnati e realizzano tutte le azioni educative, per il recupero socio-educativo del minore;
- famiglie di sostegno, afferenti ai volontari che, in armonia con il lavoro svolto quotidianamente dal resto dell’equipe, aiutano gli educatori a realizzare gli obiettivi del progetto stesso;
- tirocinanti, che, nell’ambito delle loro conoscenze/competenze, danno un contributo all’attuazione del progetto, sebbene affiancati da un operatore che supervisionerà e valuterà il loro percorso formativo.
A tutti i volontari impegnati nel progetto è assicurato un supporto formativo, in grado di attivare e consolidare le competenze pedagogiche, relazionali e di animazione degli stessi operatori.
Modalità di iscrizione
L’inserimento dei minori al progetto avviene esclusivamente con esplicita autorizzazione dei genitori o degli affidatari del minore stesso.
La permanenza dei minori nel progetto è concessa a titolo gratuita e nessuna compartecipazione alle spese sostenute dalla Sicomoro ONLUS è dovuta dagli utenti.
Se sei interessato alle attività di Sicomoro ONLUS, come volontario o beneficiario, invia la tua candidatura al Direttivo, scrivendo a info@sicomoro-onlus.org, compilando un modulo di adesione che trovi qui.